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Una legge attrae capitali e l’agenzia delle entrate la blocca

“C’è una buona norma approvata in parlamento – contenuta nell’articolo 1 della legge di bilancio 2017 – che potrebbe attrarre capitali in Italia. Ma il provvedimento non è ancora operativo a causa di un ritardo nella procedura esecutiva dell’Agenzia delle entrate”. Il riferimento del presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo è alla legge introdotta dall’articolo 24-bis nel Testo unico sulle imposte dei redditi che prevede una tassazione agevolata per i soggetti neo-residenti in Italia che possono optare per l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi pari a 100mila euro per ciascun periodo di tassazione.

“Dinamica virtuosa – la chiama Ruvolo – perché se si riescono ad attrarre capitali e redditi prodotti all’estero questi diventano volano dell’economia e quindi delle imprese. Peccato però – rimarca il presidente di Confimprenditori – che il provvedimento sia ancora fermo ai blocchi di partenza, ancora inapplicabile grazie alla rilassatezza dell’agenzia delle entrate che non ha ancora attivato le procedure per accedere ai benefici della legge prendendosi tutto il tempo a disposizione (90 giorni) per farlo, così rischiando di rendere la norma inapplicabile nell’attuale anno di imposta”.

Ruvolo lega questo episodio ad un altro denunciato nei giorni scorsi dall’associazione da lui presieduta: “La stessa incresciosa situazione sta ancora avvenendo con la legge che prevede lo sgravio contributivo per le imprese del sud che vogliano assumere giovani ma che non possono farlo perché la procedura non è stata ancora attivata nel portale telematico dell’Inps. Con la conseguenza di un grave danno per le aziende che non hanno alcun parametro per capire se hanno ancora diritto o no agli sgravi contributivi contingentati per le assunzioni. Con questa burocrazia paralizzante l’Italia sarà sempre condannata ad avere il primato dell’inefficienza”.

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17 Ottobre 2024

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