“La crescita del Pil all’1,5% è merito delle nostre imprese che malgrado i mille lacci e lacciuoli che le imbrigliano si sono dimostrate capaci non solo di resistere ma di conquistare nuovi mercati internazionali”. Così l’ex presidente del Consiglio Lamberto Dini commenta con Confimprenditori.it i dati sul trend di crescita del Pil italiano. Dini è poi severo con l’attuale Legge di Bilancio al vaglio delle camere: “Siamo di fronte a una manovra elettoralistica dove non c’è nessuna misura strutturale che faciliti il lavoro per le imprese. Solo misure per raccogliere consenso”. Sollecitato da Confimprenditori.it Dini fa anche un passaggio sui debiti della Pa con le imprese stimato da Bankitalia in 60miliardi: “Sono state adottate delle misure tese a ridurre il tempo di pagamento di questi arretrati. Ma l’entità del debito è ancora altissima e grava sulla situazione finanziaria delle imprese”. Dini infine auspica il superamento della fase politica che ha caratterizzato gli ultimi anni: “C’è da aspettarsi poco dalla fine di questa legislatura. La speranza è che il nuovo governo che nascerà sia più saggio di quelli che si sono avvicendati in questi ultimi anni e che trovi il modo per affrontare veramente i nodi che gravano sull’economia italiana come l’eccesso di tassazione su famiglie e imprese”.