Il 2016 è stato un anno importante per Confimprenditori. E le idee e i progetti messi in campo negli ultimi mesi, le discussioni aperte e i tavoli di lavoro avviati confermano il grande fermento che sta animando l’associazione. Dal movimentismo dei territori, alla firma dei contratti (marketing operativo e settore terziario) bupropion xl 150 mg. Dalla prima edizione della festa dell’imprenditore alla costituzione del centro studi. Passando per la scommessa, vinta, del referendum. Scegliendo il “No” abbiamo evidenziato la nostra contrarietà a una riforma che non ci convinceva. Ma ci ha permesso soprattutto di proporre un’alternativa a quanti dipingevano scenari apocalittici all’indomani del voto contrario al referendum. Abbiamo dimostrato di essere innovativi e di saper stare fuori dal coro. E questo ci ha premiato anche con la crescita della base associativa.
Ma andiamo con ordine.
La forza dell’associazione è sempre stata la base territoriale. L’anno appena trascorso ha dimostrato quanto sia importante mantenere un legame con i territori. E’ proprio dalla base associativa che raccogliamo le istanze delle pmi. Sul territorio ci siamo mossi per parlare di quanti, in questi anni, hanno vissuto la crisi, hanno subito il mancato pagamento delle commesse con la PA. Dal territorio abbiamo raccolto le storie di imprenditori che, nonostante tutto, continuano ad andare avanti.
Ecco perché è nata la Festa dell’Imprenditore. Il 19 marzo 2016 abbiamo festeggiato questa prima edizione ed ogni sede di Confimprenditori si è impegnata nell’organizzazione della stessa. Un momento di riflessione sull’imprenditoria. Attenzione però anche alle buone pratiche che permettono agli imprenditori di scommettere nonostante la crisi. Un momento per premiare quanti hanno saputo innovare e restare.
Proprio dalla Sardegna, ad esempio, ci è arrivato un segnale di forte vitalità da parte delle imprese presenti. Ecco perché la nascita della sede di Nuoro, lo scorso novembre, preceduta ad ottobre dalla sede di Catania, rappresenta un segnale forte da parte delle pmi.
Sono poi due i contratti collettivi nazionali che Confimprenditori è riuscita a portare a casa: il primo per il marketing operativo (ottobre) e il secondo per settore terziario (dicembre). Il primo, siglato l’11 ottobre, fornisce inquadramento alle figure professionali senza inquadramento dopo il Jobs Act.
Tutto questo lavoro è stato fluidificato dall’ufficio stampa che ha permesso all’associazione di ritagliarsi uno spazio e di dialogare, con sempre maggiore costanza con l’esterno. La stampa ha incominciato ad interessarsi al lavoro e alle proposte di Confimprenditori. Si è consolidato un sistema comunicativo che ogni giorno consente a Confimprenditori di esprimere le sue posizioni e di essere nel dibattito pubblico del paese.
In questo ampliamento della comunicazione si inserisce la creazione del centro studi impegnato a produrre ricerche, report, orientamenti. Un lavoro costante, fatto di analisi e proposte – al vaglio una di riforma del Cnel – che ha permesso all’associazione di accreditarsi e posizionarsi.
Questo, è in breve quello che abbiamo fatto, grazie anche all’aiuto degli associati. Ma è già tempo di pensare agli obiettivi per il 2017. Sul problema dei ritardi del rilascio del Durc, ad esempio, abbiamo chiesto a Tito Boeri di creare un tavolo di lavoro. Insieme possiamo risolvere la questione dei tempi lunghi per ottenerlo. E lo stesso faremo per la riforma del Cnel cercando la più ampia convergenza possibile tra le forze politiche e associative.
Nel 2017 vogliamo costituire il senato associativo. Raccoglierà sul territorio difficoltà e problemi delle imprese per poi relazionarli alla sede nazionale. Il senato sarà un nostro personale osservatorio sull’Italia. Fornirà consulenza e risposte agli imprenditori, spina dorsale del Paese.
Continueremo a dialogare. Lo faremo con il mondo politico, come abbiamo fatto quest’anno con un incontro nella sede di Roma, con Enrico Zanetti, in qualità di viceministro dell’Economia. Un momento di confronto a cui ne seguiranno altri nel 2017. Un anno che si presenta incerto. Un anno confuso sia politicamente che economicamente vista la minaccia speculativa che grava sul nostro paese. Un anno in cui Confimprenditori sarà presente con ancora più forza nella convinzione che sono le piccole e medie imprese l’architrave produttivo italiano. La ripresa è strettamente collegata alle condizioni in cui gli imprenditori si troveranno a lavorare. Per questo noi continueremo a batterci e a tutelare gli interessi, la cultura e la civiltà delle pmi italiane.