“Se c’erano già molti buoni motivi per non andare a votare prima del 2018 – non ultima l’assenza di una legge elettorale in grado di assicurare la governabilità – adesso, dopo le dichiarazioni di Paolo Gentiloni che annuncia un taglio significativo sul costo del lavoro, c’è un motivo definitivo”. Il presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo saluta con entusiasmo l’annuncio del premier Gentiloni di abbassare le tasse sul lavoro. “Al di là di tutto infatti il vero nodo italiano – dice Ruvolo – l’epicentro di tutti i problemi, è il costo del lavoro proibitivo per imprese e lavoratori.
Il premier Gentiloni fa dunque benissimo a indicarlo come priorità della sua agenda politica archiviando la triste stagione dei bonus e dei voucher, di un assistenzialismo che ha fatto solo danni al paese”. Per il presidente di Confimprenditori “Il tempo del doping è finito: con l’esaurimento dei bonus del Jobs act arriva a termine anche il quantitative easing e la politica di salvaguardia di Mario Draghi sui tassi di interesse. L’Italia ha avuto un credito di ossigeno che si sta esaurendo. Non è più il tempo di azzardi. Basta provocazioni contro l’Europa e lanci alla ruota della fortuna. E’ il tempo di un’azione radicale e profonda”.
Se dunque il presidente del Consiglio abbatterà, come dice di voler fare, il cuneo fiscale a vantaggio di imprese e lavoratori, “magari senza aumentare l’Iva – come alcuni suggeriscono nel governo – imprenditori e lavoratori – garantisce Ruvolo – saranno con lui. Fino alla fine”.