Davanti alla tragedia in corso in Emilia Romagna, la priorità assoluta è ovviamente evitare altri lutti, salvare le vite, completare i soccorsi, dare ogni assistenza a sfollati ed evacuati.
Ma immediatamente dopo (e la cosa non va ritenuta meno vitale) occorre fare il possibile (con mezzi e procedure straordinarie) per consentire alle aziende colpite di salvarsi, di ripartire appena possibile, e di non compromettere la stagione estiva alle porte.
È ovviamente doloroso vedere le immagini delle case isolate e semisommerse dall’acqua, ma è altrettanto doloroso stimare i danni devastanti per negozi, esercizi commerciali, ristorazione, tutto il settore turistico e dell’accoglienza.
Occorrono risorse immediate e uno sforzo ultratempestivo. Molte di queste attività contano sui tre-quattro mesi estivi come la stagione in cui ricavare risorse per tutto l’anno. Se disgraziatamente fosse compromessa la stagione, automaticamente salterebbero le imprese. È ciò che va assolutamente evitato.
Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale Confimprenditori