I dati Abi-Cerved pubblicati sul Sole 24 Ore di oggi segnalano una realtà tanto preoccupante quanto poco presidiata, oltre che mediaticamente sottovalutata.

Dopo un periodo di rischiosità in calo, la curva dei default nei crediti alle imprese torna a salire, evidenziando un problema generale, con punte di particolare gravità tra le piccole imprese e le aziende del settore delle costruzioni.

E’ un aspetto di una realtà complessiva su cui Confimprenditori insiste da tempo: la circostanza che (grazie alle eccezionali qualità degli italiani e del nostro tessuto produttivo) le nostre aziende abbiano resistito al terribile triennio del Covid e dell’emergenza energetica non significa affatto che i problemi siano alle spalle. Anzi.

C’è una sofferenza acuta e troppo spesso non compresa delle nostre imprese: tasse, regolazione eccessiva, difficoltà nell’accesso al credito, problemi di liquidità, scarsa o insufficiente patrimonializzazione.

Si dice – ed è vero – che il lavoro e la crescita li creino le imprese. Ed è assolutamente corretto. Ma affinché ciò accada, occorre consentire alle nostre aziende di respirare. Non è detto che il miracolo compiuto finora dai nostri imprenditori, dalle loro famiglie, e naturalmente da dipendenti e collaboratori, sia destinato a ripetersi costantemente.

Stefano Ruvolo, Presidente di Confimprenditori