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Campagna 2024 sia su esigenze di cittadini e imprese più che sul posizionamento di partiti e gruppi.

Media aiutino a non sviare e defocalizzare il dibattito. 

Di tutta evidenza, è già iniziata la campagna elettorale per le Europee del 2024. E per molti versi è comprensibile che per i partiti il dibattito sia molto politico, cioè essenzialmente legato alle appartenenze ai diversi gruppi europei e al rapporto tra di essi ai fini della costruzione di una nuova maggioranza all’Europarlamento. 
In altri termini, è ovvio che i politici di professione si interroghino su come sarà la nuova coalizione che guiderà l’Ue: con o senza i socialisti, con quale ruolo dei conservatori, con quali scelte da parte del Ppe (attualmente legato a socialisti e macronisti, mentre in futuro potrebbe compiere scelte differenti). 
Ma per i cittadini e le imprese il tema è diverso. Per milioni di italiani, ad esempio, i veri temi sono altri. Tornerà o no la temuta austerità europea attraverso la reintroduzione (più o meno riformata) del Patto di stabilità? Ci sarà la stangata “green” sulla casa? Arriverà il bando dei motori endotermici nel 2035, con gravi conseguenze per gli automobilisti? Ci saranno le temute norme che rischierebbero di colpire le imprese della pesca, le aziende agricole e gli allevamenti? Ci saranno le norme sugli imballaggi che (nel passaggio dal riciclo al riuso) rischiano di danneggiare pesantemente le imprese italiane? 
Questi sono i temi che riguardano l’economia reale. E su questi nodi si gioca la possibilità di crescita nei prossimi anni. 
Mi auguro dunque che i media aiutino il dibattito a concentrarsi su queste materie, senza sviare e defocalizzare la discussione. 

Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale Confimprenditori

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17 Ottobre 2024

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