10 giu-articolo di Matteo Scolari- (Verona Economia) – Il presidente nazionale Stefano Ruvolo fa appello ai nuovi rappresentanti eletti affinché rispettino le promesse pre-elettorali nei confronti delle piccole e medie imprese.
Ieri, 9 giugno, e sabato, 8 giugno, si sono svolte le elezioni per eleggere i 76 rappresentanti italiani del Parlamento Europeo. Fratelli d’Italia si è confermato come il primo partito con 6.696.811 voti, pari al 28,1% del totale. Seguono il Partito Democratico con 5.597.019 voti (24,07%) e il Movimento 5 Stelle con 2.321.906 voti (9,99%). Altri partiti che hanno ottenuto significativi consensi includono Forza Italia – Noi Moderati – PPE (2.236.635 voti, 9,62%), Lega Salvini Premier (2.093.948 voti, 9,01%) e Alleanza Verdi e Sinistra (1.563.239 voti, 6,72%). Stati Uniti d’Europa e Azione – Siamo Europei hanno ottenuto rispettivamente 874.466 voti (3,76%) e 777.684 voti (3,35%).
Confimprenditori: “Europa riparta dalle PMI”
Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, ha commentato i risultati delle elezioni europee sottolineando la necessità di un impegno concreto a favore delle piccole e medie imprese (PMI). «I cittadini con il loro voto hanno mandato un segnale preciso alla classe politica. Adesso chiediamo alle istituzioni di rispondere altrettanto chiaramente con interventi concreti e mirati che puntino alla crescita economica dell’intera area euro», ha dichiarato Ruvolo.
La priorità del nuovo Parlamento europeo, secondo Ruvolo, dovrà essere il sostegno alle PMI, che, nonostante le difficoltà derivanti dalla crisi nel Mar Rosso e dalla guerra in Ucraina, rimangono il motore trainante dell’economia. Confimprenditori propone l’istituzione di un fondo straordinario e un piano sistemico di investimenti pubblici per permettere alle PMI di superare la crisi e rilanciare l’intero sistema economico.
Ruvolo ha inoltre ricordato che i candidati di quasi tutti i partiti politici che oggi siedono in Europa hanno sottoscritto i punti programmatici del manifesto di Confimprenditori per l’Europa. «Adesso ci aspettiamo che la politica passi dalle parole ai fatti e si metta al lavoro per salvare l’azienda Italia», ha concluso.