Confimprenditori esprime sdegno e imbarazzo per quanto accaduto a Messina dove la Camera di Commercio è stata bloccata a causa di una protesta contro Sicindustria, la cui sede si trova all’interno dell’ente pubblico. È vergognoso che un servizio destinato ai cittadini e agli imprenditori venga interrotto per questioni che riguardano esclusivamente i problemi privati degli indigenti industriali siciliani”. Lo dice il presidente nazionale di Confimprenditori, Stefano RUVOLO. “La scelta di utilizzare una sede pubblica per affrontare problematiche interne è un atto di arroganza inaccettabile, che dimostra una grave mancanza di rispetto verso la comunità – aggiunge – È incomprensibile che Sicindustria Messina e i suoi vertici, nelle figure di Pietro Franza e Ivo Blandina, non abbia le risorse per affittare o acquistare una sede propria, scaricando le conseguenze delle loro difficoltà sugli utenti di un servizio pubblico essenziale.
Bloccare l’attività della Camera di Commercio, un punto di riferimento per gli imprenditori e il tessuto economico locale, rappresenta un grave danno per l’intera comunità. La Camera di Commercio è un ente pubblico, non una sede di emergenza per i problemi privati di Sicindustria. Chiediamo – conclude – che si prendano provvedimenti affinché episodi di questo tipo non si ripetano e come Confimprenditori ci dichiariamo pronti a sostenere le spese di affitto di una nuova sede per gli indigenti industriali di Messina al fine di tutelare il bene comune”.