Il Cnel è inutile? Assolutamente no. Come Confimprenditori abbiamo sempre sostenuto che soprattutto in un momento in cui è così usurato il rapporto tra mondo del lavoro e politica, dopo anni di cosiddetta disintermediazione è così in crisi l’idea e la pratica della rappresentanza. Senza alcun dubbio, però, il Cnel va riformato e occorre ridare all’ente i poteri e le funzioni che costituzionalmente gli sono riconosciuti, renderlo più snello, valorizzandone la funzione e farlo uscire dalla logica di un inutile carrozzone. Ha dunque ragione il neopresidente del Cnel Tiziano Treu a dire che sarebbe un errore abrogarlo e sapere che avrebbe votato No al referendum dello scorso 4 dicembre in merito alla soppressione dell’ente, non può che avvicinarci alla sua presidenza.
Quella della riforma del Cnel è stata una delle battaglie portate avanti da Confimprenditori, prima, durante e dopo il referendum. Ecco perché ora diventa fondamentale far partecipare alla riforma del Cnel tutte le forze politiche e quelle della rappresentanza del mondo del lavoro e delle associazioni sindacali e datoriali.