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Zes, Basilicata e Puglia insieme per le zone economiche speciali

DAL TERRITORIO

Coinvolge i comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci, Melfi, Tito e Lauria la proposta lucana di applicazione della Zes-Zona Economica Speciale che, come concordato precedentemente tra i due Gruppi di Lavoro sulle Aree ZES ed alla presenza dei due assessori regionali per le Politiche dello Sviluppo Roberto Cifarelli e Michele Mazzarano, è stata inviata alla task force della Regione Puglia insediata presso il Dipartimento allo Sviluppo Economico.

“Siamo convinti – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Roberto Cifarelli – che l’istituzione di aree Zone Economiche Speciali (ZES), secondo quanto previsto dalla normativa italiana costituisca una opportunità di crescita particolarmente indicata per la Basilicata, in specie se consideriamo l’articolazione logistica, geografica e produttiva regionale. L’introduzione della previsione di ZES, ovvero di aree in cui sono presenti agevolazioni fiscali, condizioni di accesso infrastrutturale e logistico, previsione di aspetti normativi e iter procedurali differenti da quelli in vigore nel resto del Paese, può costituire un elemento di frattura positiva per circostanziate aree produttive, con lo scopo di attrarre investimenti e favorire la crescita economica sull’esempio di diversi Paesi, ad esempio la Polonia, che hanno già sperimentato con successo la creazione di “zone di vantaggio” per l’insediamento di nuove imprese e il rafforzamento di quelle esistenti.

Per la Basilicata è previsto, a seguito di processo di negoziazione in sede di Conferenza Stato Regioni, una superficie da destinare a ZES pari 1.061 ha, incrementati di circa 600 rispetto alla prima versione del Decreto Ministeriale. Tale allargamento ha consentito di coinvolgere altre aree rispetto alla prima ipotesi preliminare adottata da parte della Giunta Regionale nella quale si individuavano due aree legate ai poli logistici di Ferrandina e di Galdo di Lauria. Sulla base della nuova assegnazione e sulla base dei criteri di individuazione, le aree lucane individuate e le superfici sono: San Nicola di Melfi, Tito, Galdo di Lauria, Jesce, La Martella, Val Basento 1 e Val Basento 2.

Posta al centro del Mezzogiorno, la Basilicata è terra di riallacciamenti, di potenziali connessioni tra i corridoi tirrenico e adriatico oltre che essere retroterra di sistemi produttivi e logistici ubicati nelle Regioni con essa confinanti, con i quali è costante e significativo uno scambio e, in taluni casi, una interdipendenza economica funzionale. Tuttavia, la Basilicata, in quanto priva di aree portuali, può partecipare al processo di costituzione delle ZES esclusivamente in forma associativa alle regioni contermini, da qui nasce la proposta della Basilicata che trova naturale convergenza verso Est nel porto di Taranto. Sulla base della nuova assegnazione e sulla base dei criteri di individuazione, le aree lucane individuate e le superfici sono: San Nicola di Melfi, Tito, Galdo di Lauria, Jesce, La Martella, Val Basento 1 e Val Basento 2.

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17 Ottobre 2024

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