Oggi parliamo del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, spesso chiamato solo con l’acronimo Gdpr (General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679). Per le persone comuni i suoi effetti sono una novità delle ultime settimane, ma gli addetti ai lavori ne parlano da almeno due anni. Manca pochissimo, questo venerdì, Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore in tutti i paesi Ue. Si tratta di una data importante per tutti i soggetti che, a vari livelli, hanno a che fare con i dati personali altrui e con il loro trattamento. L’idea di fondo che ha ispirato l’introduzione della nuova normativa sulla privacy è quella di permettere che i cittadini europei abbiano un controllo maggiore sul modo in cui i singoli, le aziende e gli enti pubblici utilizzano le informazioni – in particolare i dati sensibili – raccolte dagli utenti.
Cosa cambierà concretamente in Europa? E in Italia? Cosa si dovrà fare per rispettare la nuova normativa? Quali le sanzioni a cui si potrà andare incontro? A questi e ad altri interrogativi risponde il nostro esperto in Diritto del lavoro, l’Avv. Giovanni Di Corrado, Direttore del Centro Studi Confimprenditori, nel suo recente articolo pubblicato sulla rivista Norme in Pratica (copyright Wolters Kluer Italia s.r.l.)