Impressiona la serenità con cui la ministra Marianna Madia racconta che il rinnovo del contratto degli statali e il pagamento dei suoi effetti nelle buste paga di febbraio – a meno una settimana dal voto – è “il frutto di un lavoro complesso di 4 anni”.
Ma ci faccia il piacere avrebbe detto il principe della risata Totò. La realtà è che il governo vuole rendere disponibili gli arretrati (in media 500 euro) nelle buste paga di ministeriali, impiegati dell’Inps o dell’Aci all’immediata vigilia del fatidico 4 marzo. E’ uno scandalo ovviamente ma è anche la dimostrazione che la pubblica amministrazione è capace di tendere le forze per arrivare a un obiettivo. Ci sarebbe piaciuto che lo stesso sforzo si fosse impiegato in questi anni per saldare il mostruoso debito della Pa con le imprese – di 60miliardi di euro – che provoca danni alle aziende coinvolte, costringendole a ridimensionarsi, comprimere investimenti o addirittura a dichiarare fallimento.