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“Il decreto salva-banche costa quanto l’Irap”

“Salva- banche, ben venti miliardi stanziati: lo stesso importo della tassa sull’Irap inflitta alle aziende. Tanto costa la cattiva governance bancaria agli italiani”. Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, commenta così il provvedimento salva-banche predisposto dal governo. “Misura inevitabile”, ammette il vertice di Confimprenditori, “per non rovinare decine di migliaia di obbligazionisti”. Tuttavia questa decisione “segna nella carne del paese una ferita profonda di natura politica e culturale prima che economica e finanziaria”.

Il decreto salva-banche infatti sancisce, secondo Confimprenditori, “il principio che se siamo uguali tutti c’è qualcuno più uguale di qualcun altro. C’è qualcuno che può provocare fallimenti per gestione sconsiderata. Tutto ciò con la garanzia di una rete di protezione pubblica. Una tutela che le imprese private naturalmente non hanno”.

Anche per questo è urgente creare subito le condizioni perché non si ripeta più quanto è avvenuto. Come? “Occorre – dice il presidente Ruvolo – che Banca d’Italia eserciti nel pieno delle sue funzioni controlli reali, periodici e severi sulla gestione delle banche così da bloccare e sanzionare per tempo operazioni finanziarie spregiudicate, debiti a incaglio, speculazioni acrobatiche fatte sulla pelle dei consumatori. Vanno anche sanzionati i conflitti di interesse e rafforzate le azioni di responsabilità degli azionisti verso gli amministratori”.

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17 Ottobre 2024

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