Da rivenditore di pezzi per macchinari agricoli a sviluppatore di un portale per ricercare il piatto preferito nei migliori ristoranti che lo cucinano. E’ questa in breve la storia di Francesco Costa, trentatreenne nuorese che, durante l’inaugurazione della sede sarda di Confimprenditori, ha ritirato il premio per il nonno che nel 1940 aveva iniziato la sua carriera negli autotrasporti trasformatisi poi in un’azienda di pezzi di ricambio per macchine agricole dal quale tutto è nato.
Sarà che il successo di Francesco Costa è scritto proprio nel nome, lo stesso del nonno. Sarà che oggi fare imprenditoria vuol dire anche creare dal nulla, puntare sul futuro e guardare più in là del proprio naso. Fatto sta che Francesco, il cui motto è “chi non risica non rosica” si è inventato il sito www.ristoggi.com che permette di selezionare i ristoranti nei quali trovare proprio quella pietanza di cui si ha voglia in quel momento. “Digitando ad esempio sul portale la parola ‘pasta con i ricci’, ho la possibilità di trovare i ristoranti più vicini che hanno quel piatto nel menu, posso vederne il costo e ricevere qualche altra informazione utile”. E’ questo perciò il progetto che appena un anno fa ha conquistato Francesco, che lo ha fatto suo e ci ha investito con l’intento di espandersi sempre di più.
“Un motore di ricerca del gusto che lascia maggiore spazio ai ristoratori, che non rischiano di essere classificati solo mediante la recensione di clienti che non sempre sono obiettivi ma che con il loro giudizio condizionano comunque la scelta dei futuri avventori”, spiega Francesco Costa. L’idea, nata nell’agosto del 2015, è diventata realtà lo scorso settembre dopo un anno di sviluppo, studio e colloqui con i ristoratori nuoresi che hanno accolto con molto entusiasmo “ristoggi”. Il sito si finanzia con gli spazi pubblicitari e per i ristoratori non ha nessun costo. “A loro spetta solo darmi il maggior numero di informazioni possibili per fare in modo che il portale funzioni nel miglior modo possibile”.
Ma come mai la scelta di puntare sullo sviluppo di un’applicazione del genere, avendo già alle spalle un’azienda di famiglia? “Beh, avevo voglia di diversificare il lavoro e creare qualcosa di mio”, racconta antidepressant bupropion. “Ho imparato cosa voglia dire avere un’attività avviata e ho sempre seguito e seguo tuttora l’attività di mio nonno, ma come molti altri imprenditori, ho dovuto fare i conti con la crisi, in un settore, come quello del movimento terra che è totalmente fermo. Non mi sono perso d’animo ed ho voluto lavorare a questa nuova esperienza”. Il prossimo step? “Creare una fitta rete sul territorio italiano ed incrementare i ristoranti che ora collaborano con noi. Questo vorrà dire far crescere anche la squadra che ora si occupa di “ristoggi”, immaginando perciò degli agenti a caccia di ristoranti ma anche un finanziatore che investa sul progetto”.