Il Mef ha aggiornato il focus dei pagamenti della Pubblica amministrazione alle aziende. Il ministero dell’economia e delle finanze lo annuncia sul suo sito e anche con un tweet in risposta a Confimprenditori che aveva sollecitato l’aggiornamento della piattaforma, ferma all’agosto 2015. La battaglia di Confimprenditori per sbloccare i pagamenti della Pa alle imprese era cominciata lo scorso ottobre attraverso numerosi interventi sul caso rilanciati dagli organi di stampa.
Confimprenditori ricordava i dati drammatici sui fallimenti delle imprese: il 18% delle imprese che falliscono ogni anno in Italia chiudono i battenti per non riuscire a riscuotere i loro crediti con lo Stato. Il Mef informa tuttavia che i tempi di pagamento si sono ristretti a 58 giorni rispetto agli oltre 100 precedenti: un passo avanti si direbbe anche se i termini di pagamento previsti dalla direttiva europea ammontano a trenta giorni, circa la metà dunque di quelli ancora necessari allo Stato in Italia per soddisfare i suoi creditori. Resta tuttavia drammatica la mole dell’arretrato di debiti che a fine 2016 ammontava ancora a 64miliardi di euro.
Nella scorsa legge di stabilità Confimprenditori ha fatto una proposta semplice e praticabile per chiudere questa partita poco onorevole per lo Stato e fatale per le aziende: la creazione di un fondo di garanzia per tramite della Cassa depositi e prestiti a tutela delle aziende che vantano un credito con le Pa. La rilanciamo oggi e continueremo a farlo nelle prossime settimane.