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Confimprenditori: Serve piano nazionale per la sicurezza delle PMI

9 novembre (Retesei.com) – “Chiediamo al governo un tavolo di confronto per realizzare un piano nazionale per la sicurezza delle aziende e degli imprenditori, necessario per contrastare l’aumento dei furti ai danni delle imprese italiane”. Così il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, presentando a Roma il report ‘La sicurezza delle Pmi in Italia’.

“È prioritario istituire un fondo assicurativo a carico dello Stato: la sicurezza degli imprenditori e delle loro attività deve essere una priorità assoluta per il Paese. Ogni giorno migliaia di titolari mettono il loro impegno e le loro risorse al servizio della collettività, e non possiamo permettere che siano lasciati soli di fronte alla criminalità, proveniente soprattutto dall’estero. I furti ai danni delle aziende e il cybercrime sono un fenomeno crescente che danneggia gravemente il tessuto economico e sociale del Paese – continua Ruvolo -. Quattro imprese italiane su 10 sono vittime di almeno un reato all’anno, un tasso sette volte più alto rispetto a quello registrato dall’Istat per le persone. Una media di 7 reati in un anno per ogni impresa: un valore tre volte superiore a quello registrato per le persone. Il tasso di rapine più elevato si registra al Sud con valori più che doppi rispetto al Nord Italia: 2,9% rispetto all’1,2%. In generale il 25,9% delle imprese è vittima di intimidazione e minacce”, spiega il presidente di Confimprenditori presentando il report sulle Pmi.

“Il 30% delle imprese percepisce un rischio criminalità molto o abbastanza elevato nella zona in cui opera. Al Sud Italia la percezione del rischio criminalità sale al 40,7%. Il 38,6%delle imprese è influenzato dal rischio criminalità nella propensione ad investire. Nelle regioni del Sud Italia si sale al 49%. Sono numeri inaccettabili per un Paese civile – sottolinea -. È fondamentale rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio e incentivare l’adozione di sistemi di sicurezza più avanzati per le aziende. Vanno aumentati i controlli e servono incentivi fiscali per sistemi di videosorveglianza e sicurezza. Inoltre chiediamo pene più severe per i responsabili di furti aziendali. Confimprenditori continuerà a battersi per proteggere il lavoro e i sacrifici degli imprenditori, sostenendo tutte le iniziative volte a garantire loro la sicurezza e la tranquillità necessarie per operare”, conclude Ruvolo.

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