“Chiediamo un incontro urgente con il Ministro del Made in Italy Urso per affrontare la problematica che in questo momento sta danneggiando non soltanto le piccole e medie imprese, ma a rischio c’è il made in Italy.” – è un grido di allarme quello lanciato stamane da Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, durante l’incontro per evidenziare le ingenti perdite dell’imprenditoria italiana a causa della situazione internazionale di guerra. “Il made in Italy fattura 500 miliardi l’anno ed equivale al 30% del PIL del Paese: è una perdita di oltre un miliardo al mese. Ce lo possiamo permettere? No! Abbiamo bisogno che il Governo dia certezze e soprattutto vada a coprire quei maggiori costi che oggi le imprese sono costrette ad affrontare: ritardi, costi elevati, eccessivi… Praticamente non vi è più certezza e il rischio delle aziende che falliscono è alto. Noi non vogliamo arrivare a quella forma di protesta aggressiva come sono stati costretti a fare il “popolo dei trattori”, ma il popolo dei trattori lo ha fatto autonomamente, senza nessuna sigla associativa, datoriale. Noi vogliamo rappresentare il problema e iniziare a discutere nell’immediato. Se dovessimo essere costretti, anche noi ci faremo sentire e faremo sentire la nostra voce. Ma è questo che mi auguro di scongiurare affinché il Governo a breve ci dia la possibilità di poterci confrontare e dare certezze e trovare soluzioni immediate. “