Roma, 19 mar, (LaPresse) – “Negli ultimi tre mesi l’Italia ha perso 3,3 miliardi di euro per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri. A soffrire di più in Europa la crisi del Medio Oriente sono le piccole e medie imprese italiane. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche. Ad oggi dobbiamo registrare che il traffico marittimo sul Mediterraneo è già in calo a vantaggio dei porti del Nord Europa”. Lo ha detto il presidente di Confimprenditori, Stefano RUVOLO, presentando il report sulla crisi nel Mar Rosso al Ministro Plenipotenziario Fabrizio Lobasso, direttore centrale per l’internazionalizzazione economica del ministero degli Affari Esteri.“Ringraziamo il ministro Lobasso per la considerazione dimostrata verso la galassia delle piccole e medie imprese italiane, vero e proprio motore economico del Made in Italy, un mercato da oltre 500 miliardi che da solo vale circa il 30% del Pil del Paese. L’attenzione delle istituzioni su un tema strettamente attuale e delicato come l’impatto della crisi nel Mar Rosso sul tessuto imprenditoriale italiano è per noi motivo di garanzia e grande soddisfazione. Tutelare il Made in Italy significa promuovere il sistema Paese”.