21 giu, Max Tamanti (Italia Sera)-“Gli ultimi tragici incidenti sul lavoro avvenuti in queste ore dimostrano che il problema non è né il caporalato, né le dimensioni delle imprese ma la mancanza di controlli adeguati. Continuare a puntare il dito contro le piccole e medie imprese e parlare di scarsa consapevolezza aziendale significa ignorare volutamente quello che è il vero problema”.
Morti sul Lavoro, Confimprenditori: “Paragonare chi sfrutta poveri lavoratori, spesso irregolari, a onesti piccoli imprenditori, crea solo una pericolosa confusione”
E’ quanto dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, come tutti noi a dir poco sconcertato dall’impressionante susseguirsi di morti sul lavoro (stamane l’ultima vittima nel modenese), che dall’inizio dell’anno, stanno segnando in nero questo 2024.
Oltretutto, tiene a rimarcare il numero uno degli imprenditori italiani, “Paragonare chi sfrutta poveri lavoratori, spesso irregolari, senza il minimo rispetto della legge a onesti piccoli imprenditori che rispettano tutte le normative crea solo una pericolosa confusione”.
Morti sul Lavoro, Confimprenditori: “Chiediamo al ministro Calderone di fare chiarezza e di sollecitare l’Ispettorato nazionale del lavoro ad intensificare i controlli necessari”
“Per questo – conclude quindi Ruvolo – chiediamo al ministro Calderone di fare chiarezza e di sollecitare l’Ispettorato nazionale del lavoro ad intensificare i controlli necessari sopratutto all’interno dei grandi gruppi industriali, dove si verifica il maggior numero di incidenti sul lavoro. O quantomeno i più gravi, come dimostrano le recenti vicende di cronaca”.
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