Il ministro Giancarlo Giorgetti ha perfettamente ragione nel segnalare l’eredità pesante, per i conti pubblici, dell’operazione superbonus.
La misura ha indubbiamente contribuito a un rimbalzo del Pil negli ultimi anni, ma si è rivelata troppo costosa: meglio mettere a punto per il futuro un sistema di incentivi meno sbilanciato e stabile nel tempo.
Tuttavia, nonostante questa zavorra, il governo ha comunque il dovere di costruire una legge di bilancio coraggiosa e pro crescita.
Le cattive eredità ricevute vanno gestite, ma non devono diventare motivo per una finanziaria tendente al mantenimento dello status quo e al galleggiamento.
I consumi interni non danno segnali positivi, e lo stesso vale per gli investimenti delle imprese. Serve dunque un incoraggiamento fiscale forte e davvero percepibile sia per le aziende sia per le famiglie. Altrimenti il rischio è di rimanere intrappolati in una prospettiva di stagnazione.