Nel cammino verso la presentazione da parte del governo del disegno di legge di bilancio, c’è qualcosa di molto importante che non pare nemmeno entrato nella discussione politica e mediatica.
Si parla infatti (e ciò è ovviamente condivisibile) di molte cose: la stabilizzazione del taglio del cuneo avvenuta il Primo Maggio scorso, un intervento sui primi scaglioni Irpef, e così via.
Cosa, invece, appare molto meno condivisibile? Il fatto che ci sia un silenzio pressoché assoluto (governo, opposizione, partiti, giornali) su eventuali misure a favore delle imprese: a partire naturalmente da interventi per ridurre la pressione tributaria e burocratica sull’imprenditoria italiana.
Temiamo che politica e media sottovalutino il fatto che sono le imprese a dare un contributo decisivo alla crescita del Pil. Dimenticarle significa dimenticare il fattore trainante della creazione di ricchezza.