ROMA , 13 MAG – “Ringraziamo il governo e in particolare i ministri Antonio Tajani e Adolfo Urso per aver accolto la nostra richiesta di un tavolo di confronto sulle conseguenze che la crisi nel Mar Rosso sta avendo sull’economia italiana e in particolare sulle piccole e medie imprese. Come hanno evidenziato i ministri i valori economici, e aggiungiamo i rischi sociali, sono elevatissimi”.
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, a margine della prima riunione alla Farnesina sulla crisi nel Mar Rosso.
“Come abbiamo ribadito in più occasioni a soffrire di più in Europa la crisi del Medio Oriente sono le piccole e medie imprese italiane. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche. Il mercato import ed export via mare vale per l’Italia 254 miliardi di euro. La situazione è difficile per l’intera catena logistica che fa i conti ancora una volta con uno shock del tutto inatteso. Sono tanti i settori della nostra economia che hanno impatti negativi: in particolare in import il tessile e la moda, in export l’alimentare. L’assunzione di responsabilità da parte del governo per affrontare questa crisi è un passo importante che, nei prossimi incontri, dovrà portare a delle soluzioni concrete”.