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Oggi governo taglia gli extraprofitti delle banche, ma ora tagli anche le tasse alle imprese

Dunque, con i provvedimenti varati ieri, il governo ha deciso di tagliare gli extraprofitti conseguiti dalle banche, nei mesi scorsi, in conseguenza del rialzo dei tassi. 

 

Ci auguriamo che nella prossima legge di bilancio il governo decida di tagliare anche un altro tipo di “extraprofitti” – se così possiamo chiamarli – e cioè l’eccesso di pressione fiscale che grava a carico di cittadini e imprese. 

Una vera ripartenza dell’economia, a maggior ragione in un autunno-inverno che si preannuncia in chiaroscuro (a causa della frenata tedesca che inevitabilmente avrà un riverbero negativo sul nostro export), si realizza non redistribuendo risorse raccolte qua e là, ma lasciando più soldi in tasca a imprese e cittadini.

 

Solo un taglio di tasse consistente (meglio ancora se di prospettiva pluriennale, cioè che valga per il 2024, per il 2025 e per il 2026) potrà indurre le imprese a investire e ad assumere, e le famiglie a rilanciare i consumi interni. ll resto rischia di essere galleggiamento. 

Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori

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