Queste continue scelte di rialzo dei tassi da parte della Bce (e il preannuncio di altri interventi sempre nella medesima direzione) non sono una buona notizia per l’economia reale.
Anzi: il paradosso è che rischiano di condurre uno dei paesi che sta crescendo di più in Europa, cioè l’Italia, verso la stagnazione o peggio la recessione.
A che serve rendere più cari i mutui, più difficili gli investimenti privati, più costoso l’accesso alla liquidità?
Segnalo peraltro che l’origine dell’inflazione, per noi in Europa, è esogena, cioè dipende da fattori esterni (energia e materie prime). Pensare di contrastarla così avrà l’unico effetto di colpire l’economia reale.
Spiace dover constatare che la signora Lagarde non abbia compreso per molti mesi la natura del problema (quando ripeteva erroneamente che la salita dell’inflazione era transitoria) e ora prosegua con una terapia pericolosa.
Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori