“La discussione sui voucher rischia di essere un’altra buona occasione sprecata per avviare quelle riforme strutturali che da tempo il mondo del lavoro richiede. Il problema, spiega il presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo, si è spostato dalla efficacia dei voucher alla possibilità di abolire il referendum proposto dalla Cgil per evitare uno scontro che è meramente politico”.
Confimprenditori ha sempre sostenuto l’importanza dei voucher, in alcuni casi indispensabili per pagare chi ha svolto lavori occasionali: come pensionati, studenti, cassintegrati e titolari di indennità Aspi. A questo si aggiunge che l’istituzione dei voucher è un importante strumento per arginare il lavoro nero. Detto ciò andrebbero riformati per evitare abusi ecco perché Confimprenditori propone un maggiore controllo sull’utilizzo dei voucher che non devono superare un tot di giornate lavorative in un anno, oltre le quali diventa obbligatorio fare un contratto.
“Abolirli, conclude Ruvolo, vorrebbe dire perdere un’occasione per ridare stabilità al settore, chiudere le porte alle richieste che ci vengono fatte dal mercato del lavoro europeo e rischiare il ritorno al lavoro sommerso con l’aumento dell’evasione e delle irregolarità a danno di imprese, lavoratori e dell’economia nazionale”.