Confimprenditori Nazionale e Confimprenditori Sardegna esprimono solidarietà ai cittadini, alle famiglie e alle imprese dell’Isola, colpite in questi giorni dalla tragedia ambientale degli incendi che stanno divorando la Regione.
Ora è fondamentale concentrare gli sforzi nell’evitare un effetto domino in quanto a perdite. Servono fondi in aggiunta e aiuti economici per le attività produttive danneggiate, per la popolazione locale gravemente minata e a sostegno dell’eco-sistema da ripristinare. Irrimediabilmente rovinati pascoli, ulivi, capannoni, fienili con relative scorte di foraggio e mezzi agricoli. Quasi 1500 le persone sfollate. I roghi alimentati dal vento hanno ucciso animali, con effetti incalcolabili per l’agricoltura, negli oltre 20 mila ettari andati a fuoco. Totalizzanti le ripercussioni sull’ambiente, molto gravi quelle su economia, lavoro, turismo. Ci vorranno almeno 15 anni per riabilitare boschi e macchia mediterranea, distrutti dalle fiamme. Servono ristori immediati, finalizzati alla ripartenza.
Ci preme inoltre ricordare l’urgenza di un lavoro coordinato – anche e soprattutto da parte delle istituzioni centrali – nella prevenzione di simili episodi. Il soccorso, per quanto essenziale, come dimostra questa ennesima catastrofe, arriva a tragedia già in atto, quando è ormai tardi. Quindi, per quanto riguarda la protezione del territorio dalle calamità naturali – quali incendi ma anche inondazioni – le cose vanno predisposte con piani a lungo termine. Nello specifico le foreste vanno gestite con diradamenti e decespugliamenti. Spesso le montagne e le aree naturali versano in stato di incuria per mancanza di politiche di forestazione e piani di prevenzione. In sostanza: fondi, coordinamento, programmazione. Ci auguriamo che le istituzioni centrali – oltre al sostegno essenziale per alleviare questa ferita – forniscano maggiori indicazioni per una tutela dei nostri preziosi territori, declinata sul futuro.