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Il welfare aziendale piace ad aziende e lavoratori

Il welfare aziendale è un insieme di servizi e benefit che le aziende concedono ai propri dipendenti. Il fine di questi interventi è superare la componente meramente monetaria della retribuzione e sostenere il reddito dei dipendenti.

Uno degli effetti del welfare aziendale è quello di creare un maggior attaccamento al proprio lavoro, ancorandolo all’ottenimento di risultati. I cosiddetti “premi produttivi” che riescono a stimolare i lavoratori, rendendoli più efficienti. Confimprenditori in questi anni ha stipulato varie convenzioni in tal senso.

Fra queste una riguarda Edenred, con cui Confimprenditori ha da tempo stipulato una convenzione, più conosciuta per i Ticket Restaurant,  leader mondiale nei buoni servizio prepagati per le imprese. Edenred crea e gestisce soluzioni destinate a ottimizzare l’efficienza delle organizzazioni e il potere di acquisto dei singoli utilizzatori. E proprio Edenred in questi giorni ha reso noti alcuni numeri, elaborati con Doxa, relativi al 2016 sullo stato del welfare aziendale in Italia.

Il 62% dei dipendenti, ha espresso un giudizio positivo sull’implementazione di programmi di wlefare nella propria azienda. A gradirli maggiormente sono i dipendenti tra i 50-65 anni con il 64%. Distanziati di un solo punto percentuale, tuttavia, le fasce d’età più giovani: 18-19 anni e 30-39 anni, con il 63%. La fascia d’età meno entusiasta è invece rappresentata dai 40-49enni con il “solo” 60% di indicazione positiva. Tra i servizi ritenuti più interessanti dai dipendenti risultano, le agevolazioni commerciali e i buoni spesa (90%), la flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro (88%) e il welfare contrattuale (84%), con una prevalenza, in quest’ultima macro-categoria della copertura sanitaria estesa anche ai familiari con il 55%.

Seguono i servizi ai figli dei dipendenti (82%) e i servizi alla persona e ai familiari con il 76%. Da sottolineare come i maggiori trend positivi riguardano alcune prestazioni che stanno crescendo in modo esponenziale nel tempo quali: i servizi per i figli dei dipendenti, oggi al 45% (erano tra il 3 e 5% nel 2013) e che prevedono l’acquisto dei libri scolastici, il pagamento delle rette scolastiche e i servizi di orientamento al lavoro; i servizi alla persona, oggi al 28% (erano al 3% nel 2013). Questi ultimi, tra l’altro, sono stati oggetto anche di una specifica novità normativa che ha inserito un nuovo comma nel 2016 ad essi dedicato.

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17 Ottobre 2024

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